A. Grandes, "I pazienti del dottor Garcia"

1933. In una Madrid ancora in mano ai Repubblicani, ma quasi allo stremo prima di capitolare, un giovane medico libertario impara da un collega canadese, arrivato con i volontari in soccorso della rivoluzione, a salvare le vite dei soldati facendo le trasfusioni di sangue. Guillermo Garcia Medina diventa famoso e importante, così tanto che la sua vita cambierà radicalmente con la vittoria dei franchisti e la fine della democrazia spagnola. Finirà all'estero per sfuggire al destino segnato, per poi tornare in forme e modalità rocambolesche.
Vicende storiche, puntualmente ricostruite dall'autrice con un precisione e passione che ammaliano, fanno da sfondo alle storie dei giovani rivoluzionari che invecchiano aspettando dalla comunità internazionale l'aiuto diplomatico d che non verrà mai. Intanto vivono, amano, conducono vite complesse, espatriano, credono e sperano. Rischiano. Parecchi partecipano alle vicende storiche dell'Europa, durante la II guerra e nel dopoguerra, alcuni li ritroviamo protagonisti della guerra fredda, altri della Spagna post franchista.

Un romanzo di fiction  che ripercorre 80 anni di Storia della Spagna, dell'Europa e dei paesi dell'America latina: organizzazioni franchiste per far espatriare i nazisti in fuga, società di copertura per l'occultamento delle opere e dei tesori che i gerarchi nazisti hanno trafugato agli Ebrei, organizzazioni internazionali cresciute all'ombra degli USA piene di nazisti riciclati in nome della Guerra Fredda. Vite mai sprecate che si muovono nelle storie e nella Storia, qualche volta facendola.
Da leggere assolutamente