La vera storia di Dare Wright, scrittrice di libri per bambini e ragazzi che ebbe un discreto successo negli anni 60 e 70. Il suo best seller "The lonely doll" diventò il romanzo generazionale dei bambini del tempo. A differenza degli altri testi per bambini e ragazzi "The lonely doll" era illustrato con fotografie in bianco e nero di scene costruite con bambole e pupazzi, tutte realizzate dall'autrice. Due di questi finirono per diventare il tratto caratteristico di un'intera vita: più che feticci, quasi un ancoraggio a una realtà che cozzava sempre più con le storie raccontate e fotografate da Dare.Fotografie inquietanti e vagamente gotiche che, insieme alle storie che illustrano, si imprimeranno nei giovani lettori che le porteranno con loro nell'età adulta, come una cosa preziosa custodita nell'intimo a caratterizzare un'età della vita.
L'autrice Jane Nathan è una di loro e, quarant'anni dopo che Dare e i suoi libri sono scomparsi dalle librerie, si imbatterà casualmente nell'idolo della sua infanzia, ripercorrendone le tappe della vita alla ricerca della ragioni di una scomparsa fulminea.
Fino a scoprire, pezzo dopo pezzo, una storia di solitudine, di morbosità , di vita incompiuta.

Si tratta di una storia vera che attraversa l'intero novecento e che avvince per la sua complessità e drammaticità .
E' un romanzo/reportage di grande intensità e scritto superbamente.

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